La verità rende liberi

DOMENICA 14 GENNAIO 2018 –  LA VERITÀ RENDE LIBERI

“Ci sono due tipi di reazioni ostili con cui mi sono scontrato: quella dei fondamentalisti miei compatrioti che hanno lanciato su di me accuse di apostasia, di essermi convertito al cristianesimo e di aver raccontato falsità, e qui in Italia, quella di chi per pregiudizio non si fida di ciò che dico. Non ho cercato di rispondere alle accuse, ho continuato a far conoscere a più persone che potevo la mia esperienza……”.

Ospite

FARHAD BITANI –  Educatore afghano. Ultimo figlio del Generale Mohammad Qasim. È  co-fondatore di Global  Afghan Forum, un’organizzazione internazionale  che si occupa dell’educazione dei giovani afghani.

L’ALTRO: FERITA O BENEDIZIONE?

La vita felice ha una natura ambivalente: l’altro è al tempo stesso “ferita e benedizione”. Se, però, per evitare questa vulnerabilità mi rifugio nella solitudine, la vita non fiorisce. La scoperta dell’altro fatta dalla modernità è stata la scoperta del negativo e della “ferita”, non della benedizione. Nello stesso istante che l’uomo moderno dice “io”, dice “tu” con paura. Invece, nessuna forma di povertà può essere risolta senza amarla: solo chi sa vedere in quella forma di povertà qualcosa di bello riesce a redimerla.

UN’ETERNA NOVITA’

“Vivendo in città greche e barbare, come a ciascuno è capitato, e adeguandosi ai costumi del luogo nel vestito, nel cibo e nel resto, testimoniano un metodo di vita sociale mirabile e indubbiamente paradossale”. (Lettera a Diogneto). Ma ha ancora senso oggi “annunciare” questa “Buona notizia”? E a chi? Sentinelle di un compito grande: condividere l’affascinante e laboriosa ricerca dell’umano già redento.

Ospite

JOHNNI DOTTI – Marito, padre, pedagogista, imprenditore sociale. Monaco novizio. E’ fondatore della rete CGM, presidente e amministratore delegato di Welfare Italia Servizi.

FACE TO FACE

DOMENICA 15 OTTOBRE 2017

FACE TO FACE

Non conosciamo il nostro volto se non attraverso qualcosa, ma soprattutto qualcuno che a sua volta ce lo descrive. Questa impossibilità del “fai da te” appartiene profondamente alla nostra natura umana che è manchevole per definizione: si ha bisogno dell’altro. La riflessione attorno all’alterità e all’umano è, però, anche scoprirci stranieri tra noi. Occorrerà riprendere e ri-scoprire il tema della responsabilità per l’altro e della fraternità?

Ospite

GIORGIO PRADA – Formatore e pedagogista, docente presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Milano Bicocca.

Costruire comunità, liberare energie

In Italia sta succedendo qualcosa di mai visto prima. Abitanti di borghi e di città escono di casa per prendersi cura di piazze, giardini, scuole, beni culturali, cioè di beni comuni.
Lo fanno allegramente, ricostruendo i legami di comunità, producendo coesione sociale e integrazione, dimostrando con i fatti come si fa ad essere cittadini attivi, responsabili e solidali. Indicano una strada nuova, danno fiducia, liberano energie nascoste preziose per la ripresa del paese.

 

 

OSPITE

Elena Taverna: redattrice di Labsus, associazione per lo sviluppo del modello dell’amministrazione condivisa in tutti gli ambiti della vita associata.

IL “SENSO” DEL LAVORO

Forse nulla come il lavoro può essere considerato oggi punto di caduta o di tenuta di tante traiettorie esistenziali. Precarietà e desiderio di autonomia, ricerca dell’espressione del sé e compromessi continui tra aspirazioni e dato di realtà, strumentalità e senso si incrociano e si scontrano, mettendo in fibrillazione le traiettorie d persone e di gruppi sociali. Come vivere oggi lo spazio del tempo del lavoro? E’ possibile coniugare la realizzazione di se stessi e contribuire alla realizzazione di altri e di altro?

 

OSPITE: Patrizia Cappelletti – Facoltà di Sociologia Università Cattolica di Milano.

Tre giovani si presentano, nella generatività di nuove imprese e di nuovi orizzonti.

I fiori di Bach

Tutte le espressioni di autentica bellezza possono essere riconosciute come un sentiero che aiuta ad incontrarsi con il Signore, nelle diversità, che non vanno negate, delle varie fedi.

Significa prendere le proprie responsabilità e affrontare le questioni lasciate in sospeso pre prospettarsi in un presente e in un futuro con basi solide. Solo lavorando fianco a fianco si può individuare la giusta direzione.

 

OSPITE: Lubna Ammoun (giornalista musulmana) e alcuni giovani.

Samuele Lanzi – docente di filosofia

FACCIA A FACCIA

La vita quotidiana può divenire il luogo nel quale conciliare ruoli, impegni, esperienze multiple, aprendone le condizioni, di possibilità gli uni grazie agli altri. Come può nascere fraternità tra sconosciuti? Disposizione è apertura verso l’altro e il nuovo, non autosufficienza, desiderio, di giocare e di incontrare, nel confronto tra chi siamo veramente e qual è la comunità a cui apparteniamo.

OSPITI

Triani Pierpaolo, Pedagogista – Università di Parma, Bologna Piacenza e Brescia.

Mattia Cabrini e Marco Rossetti (attori)

 

“MA CHI VE L’HA FATTO FARE!?”

Freschi di matrimonio, accettare una proposta di lavoro che ci avrebbe portato a trasferirci in Kenya ci è sembrata la scelta più logica e naturale; dopo pochi mesi eravamo in Sri Lanka, e, per diversi anni, siamo tornati in Italia solo per le nostre vacanze. Coincidenza, destino, provvidenza…in tanti ci hanno rivolto questa domanda, tutt’altro che scontata e semplice per noi.

Ospiti: Francesco Iachetti e Elisa Cristaldi (Operatori ONG)

DOMENICA 16 OTTOBRE – Verbum et verba

Ognuno di noi è “chiamata originaria”. Su ciascuno, anche il più povero e l’ultimo, è stata pronunciata una parola. È l’eterno tema dell’incarnazione, che si fa storia e diviene appello, vocazione, compito. Per questo nel Discorso della Montagna si legge “voi siete il sale della terra”: un divenire che viene riconsegnato, svelato, affidato. Il racconto biblico da sempre è eco di questa Parola che chiama, nelle parole degli uomini e della loro storia.
OSPITE: Piero Stefani, insegna “Bibbia e cultura” presso la Facoltà dell’Italia Settentrionale di Milano. Studioso, in particolare, di cultura ebraica.

Le innumerevoli parole dell’atto creativo di Dio