Tds 2011 – 2012

Introduzione

“Il silenzio, il suono, la parola… Il gesto, il movimento, l’emozione… Osservare, raccontare… Cosi si salvaguardano le memorie degli uomini, i palazzi e gli alberi”.

Da qualche parte nel mondo accade, e in modo del tutto naturale, che quando interroghi qualcuno o chiedi di qualcosa, ti si risponde raccontando una storia ed é sempre successo così per milioni d’anni. L’uomo deve parlare, poi cantare, infine danzare. La parola rappresenta l’intelletto, l’uomo pensante. Il canto è l’emozione. La danza è estasi. L’esperienza estetica è data dall’incontro di emozione e ragione, da cui deriva una conquista intellettuale che nasce dalla disposizione del nostro animo nel momento in cui apprendiamo un contenuto e lo reinterpretiamo. L’altro si propone. Con le sue bellezze, i suoi segreti, la luce dei suoi occhi. C’è un’affinità che avvicina a volte due o più persone e le unisce in una comunicazione che ha il sapore dell’eterno. Ci sono sguardi che esprimono ciò che le parole non sanno dire. Ci sono persone che sanno capire i nostri sguardi.

Le sfide di quest’anno:

UN CUORE CHE ASCOLTA

Scrivere storie di verità, che ci aprono gli occhi e ci fanno riconoscere l’un l’altro, prossimi, sulla stessa tremenda splendida strada. Concentrarsi sulla forza evocativa della parola non significa eludere il valore insostituibile della percezione sensibile dei sensi e delle passioni, piuttosto riconoscerne la funzione complementare.

PAROLE VIGOROSE E SANTE

In un mondo che sembra essere in balia delle emozioni, dove la parola detta e data non vale più di un soffio, vogliamo scoprire che i sensi dell’uomo, se aiutati, oppure a volte preceduti dalla parola e dal racconto, sono un approccio al Senso più generale della vita.

CON LINGUAGGI CARICHI DI INTENSITA’

La realizzazione degli incontri prevederà sempre un racconto, un tempo di ascolto e di narrazione; a questo si alternerà l’esecuzione e la testimonianza di chi vive intense passioni, espresse attraverso i linguaggi dell’uomo e dell’arte.